PER PROTESTARE CONTRO QUESTA SVENDITA SI RESTITUISCANO LE TESSERE DI QUESTI SINDACATI! E’ L’UNICO LINGUAGGIO CHE COMPRENDONO
RAFFORZIAMO IL SINDACALISMO INDIPENDENTE
Dopo aver fatto passare quasi sotto silenzio i gravi provvedimenti contro i lavoratori pubblici conte-nuti nella legge 133 (Brunetta), CISL, UIL e UGL (ma questi ultimi chi rappresentano?) hanno aderito al protocollo presentato dal governo sui rinnovi contrattuali pubblici e sulla riforma del modello con-trattuale. I contenuti dell’accordo sono di una gravità senza prececenti: 8/ 9 euro lordi di aumento per il 2008, e 70 euro lordi a regime per il 2009, di cui 10 euro alla contrattazione di secondo livello e 60 lordi in busta paga (40 euro netti); l’impegno generico a ripristinare parte delle risorse per la produtti-vità tagliate dalla legge Brunetta; il passaggio della durata dei contratti da due a tre anni.
NOI DI FRONTE A QUESTA PROVOCAZIONE RIBADIAMO LA NECESSITÀ DI CONTINUARE LA MOBILITAZIONE, L’AUTORGANIZZAZIONE E LA LOTTA PER RIAFFERMARE LE SEGUENTI RIVENDICAZIONI FINO AL RITIRO DELLA LEGGE BRUNETTA E ALL’APERTURA DI UN TAVOLO VERO DI TRATTATIVA PER IL RINNOVO CONTRATTUALE:
1. forti aumenti salariali che recuperino almeno l' inflazione reale
2. reintroduzione della scala mobile
3. boicottaggio dei fondi pensione integrativi nel pubblico impiego
4. riduzione dei prezzi dei beni di prima necessita’
5. abolizione della legge Treu e della legge Biagi (no al precariato!)
6. difesa di tutti i diritti acquisiti
7. difesa della scuola pubblica e revoca della legge Gelmini
8. difesa e rilancio dei servizi pubblici
9. impedire la controriforma autoritaria del modello contrattuale nel settore privato
Per quanto riguarda lo sciopero annunciato nella prima decade di novembre da CGIL, CISL, UIL nel settore pubblico riteniamo che sia al limite del ridicolo, dato che almeno due di questi tre sindacati hanno sottoscritto il pre-accordo. Quindi, se manterranno la promozione dello sciopero, decideranno di scioperare contro se stessi!
Questa è una fase estremamente complessa e delicata che prelude ad uno scontro prolungato con il governo autoritario di centro-destra, ma anche con chi sottoscrive accordi e decreta una condanna a morte di un’intera categoria.
OCCORRE SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE
Noi siamo impegnati nella difesa del salario, della nostra dignità e libertà e del servizi pubblico.
BOICOTTARE NEI FATTI LA LEGGE BRUNETTA come già sta avvenendo in alcuni enti
Milano, 28/10/2008
AL COBAS-CUB REGIONE LOMBARDIA
martedì 28 ottobre 2008
martedì 7 ottobre 2008
17 OTTOBRE 2008 SCIOPERO GENERALE NAZIONALE MANIFESTAZIONI A MILANO E ROMA
17 OTTOBRE 2008 SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
DI TUTTO IL GIORNO INDETTO DA CUB, COBAS E SDL
- CONTRO LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO BERLUSCONI-BRUNETTA-SACCONI
- PER FORTI AUMENTI SALARIALI CHE RECUPERINO ALMENO L' INFLAZIONE REALE
- PER LA REINTRODUZIONE DELLA SCALA MOBILE
- PER LA RIDUZIONE DEI PREZZI DEI BENI DI PRIMA NECESSITA’
- PER L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE TREU E DELLA LEGGE BIAGI (NO AL PRECARIATO!)
- PER DIFENDERE TUTTI I DIRITTI ACQUISITI
- PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA DALL’AGGRESSIONE DEL GOVERNO E DEI CLERICALI!
- TOLLERANZA ZERO E SANZIONI PENALI PER CHI PROVOCA INFORTUNI GRAVI O MORTALI
- PER COMBATTERE E BOICOTTARE NEI FATTI LA LEGGE BRUNETTA SUL PUBBLICO IMPIEGO
- PER IMPEDIRE LA CONTRORIFORMA AUTORITARIA DEL MODELLO CONTRATTUALE NEL SETTORE PRIVATO
- PER DIFENDERE E RILANCIARE I SERVIZI PUBBLICI
MANIFESTAZIONI CENTRALI A
MILANO L.GO CAIROLI( MM1) ORE 10.00
ROMA P.ZA ESEDRA ORE 10.00
PARTECIPARE PER NON VENIRE SCONFITTI! REAGIAMO ALLE INGIUSTIZIE SOCIALI
FERMIAMOLI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
A tutti i Lavoratori del Pubblico Impiego.
Lo SCIOPERO GENERALE vuole costituire anche un primo segnale di risposta contro l’attacco ossessi-vo e strumentale ai lavoratori della Pubblica Amministrazione, attraverso il quale si vogliono in realtà colpire i servizi pubblici, facilitandone ed accelerandone il processo di privatizzazione e di esternalizza-zione, spianando la strada allo smantellamento delle protezioni sociali.
Con la legge 133 (ex decreto 112) si supera il limite della tollerabilità: Brunetta vuole introdurre un CONTROLLO TOTALITARIO e sbirresco sull’attività lavorativa e sulla vita privata dei lavoratori.
Ha aperto una campagna contro i pubblici dipendenti, attribuendo loro tutte le inefficienze del settore pubblico. Egli sceglie di ignorare le vere responsabilità del cattivo funzionamento della macchina statale, che vanno ri-condotte al ceto politico e al ceto burocratico dirigenziale che negli ultimi decenni hanno ridisegnato dal punto di vista organizzativo tutta la struttura della Pubblica Amministrazione.
Fa di tutta l’erba un fascio! Non distingue ruoli, funzioni e responsabilità gerarchiche. Mente, sapendo di menti-re e crea un polverone propagandistico e strumentale con l’appoggio di giornali e televisioni e di quella parte di opinione pubblica (la più qualunquista e menefreghista, cioè la base elettorale del governo Berlusconi) che i-gnora completamente le disastrose condizioni materiali (bassi stipendi) e normative dei lavoratori del Pubblico Impiego.
Il ministro sottopone i lavoratori pubblici al “pubblico ludibrio”, per attaccarne i diritti e per distogliere l’attenzione dai problemi reali che sono i bassi stipendi, la precarietà sociale e le pensioni di fame.
Le sue scelte si inseriscono all’interno di un processo di IMBARBARIMENTO generale, che caratterizza l’attività di questo governo reazionario e autoritario, sempre più avviato verso una rapida FASCISTIZZAZIONE dello stato senza che vi sia una reale opposizione parlamentare.
Noi, insieme ai lavoratori di altri settori, dobbiamo costruire una forte OPPOSIZIONE sul piano sociale.
L’attuale ministro della funzione Pubblica, ex-consulente di Craxi e deputato europeo assenteista, denigra e dif-fama i pubblici dipendenti, dimostrando di essere un piccolo uomo mediocre che dà sfogo alle sue frustrazioni, alle sue insicurezze e al suo livore represso, attaccando le condizioni di vita di milioni di lavoratori, alcuni dei quali, magari, lo hanno pure votato. Egli trasforma coscientemente problemi secondari, o inesistenti, in proble-mi principali (confonde coscientemente le assenze per malattia documentate per assenteismo ecc.ecc. ).
Ha una mentalità punitiva al limite dell’idiotismo farsesco. La sua spudorata strumentalità, basata su luoghi comuni, contribuisce a creare confusione, sconcerto e paura, oltre che garantirne un’alta ed egocentrica esposi-zione mediatica.
In sintesi: attraverso la denigrazione e la demonizzazione dei lavoratori si vogliono ridimensionare i servizi pubblici e si giustifica la cessione ai privati degli stessi.
SI VUOLE DEVASTARE IL PUBBLICO PER GARANTIRE GLI AFFARI AI PRIVATI
CHE COSA FARE DI FRONTE A QUESTO ATTACCO, CHE NON HA PRECEDENTI?
Le lamentele impotenti non servono o, peggio, favoriscono la subordinazione e la passivizzazione dei lavorato-ri. Gli scioperi tradizionali e rituali rischiano di essere sempre meno efficaci, quindi è necessario che si indivi-duino anche forme di lotta più incisive in aggiunta allo sciopero.
OCCORRE RIALZARE LA TESTA E PRENDERE IN MANO IL PROPRIO DESTINO! COSTRUIAMO ORGANISMI AUTO-ORGANIZZATI AL DI FUORI DEI SINDACATI CONFEDERALI che, attraverso la “concertazione”, sono oggettivamente complici delle politiche gover-native.
In concreto, questo significa non solo preparare con metodo lo SCIOPERO GENERALE del 17 OTTOBRE, ma a partire da subito adottare autonomamente una serie di misure per protestare contro la legge 133, richie-dendone l’abrogazione. Ad esempio, senza incorrere in alcun provvedimento disciplinare, ma applicando in modo rigoroso la normativa, si possono adottare le seguenti iniziative:
· APPLICAZIONE rigorosa dei regolamenti, norme e procedure che presiedono alla realizzazione delle prati-che d’ufficio
· RIFIUTO dello sforamento d’orario, rispetto a quello previsto dal contratto di lavoro.
· RIFIUTARE di adempiere le missioni con auto propria (non è obbligatorio possederne una)
· RISPETTARE meticolosamente il mansionario( là dove c’è, o le declaratorie delle qualifiche di appartenen-za), RIFIUTANDOSI di svolgere mansioni o funzioni non proprie.
· NON APRIRE più di una pratica per volta.
· RIFIUTARSI di rimanere nei luoghi (uffici,saloni, magazzini ecc.), in cui non siano applicate rigorosamente le norme sulla sicurezza.
Se si riusciranno ad applicare su vasta scala queste indicazioni, non solo si contrasteranno nei fatti i pa-ranoici provvedimenti del ministro, ma si favorirà l’auto-organizzazione dei lavoratori e la preparazione dello sciopero generale del 17 OTTOBRE 2008.
NESSUNA MEDIAZIONE SULLA LEGGE 133. VA ABROGATA e resa inapplicabile nei fatti!
LA LIBERTA’ NON SI CONTRATTA!
PREPARIAMO LO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE
Milano, OTTOBRE 2008
AL COBAS-CUB REGIONE LOMBARDIA
DI TUTTO IL GIORNO INDETTO DA CUB, COBAS E SDL
- CONTRO LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO BERLUSCONI-BRUNETTA-SACCONI
- PER FORTI AUMENTI SALARIALI CHE RECUPERINO ALMENO L' INFLAZIONE REALE
- PER LA REINTRODUZIONE DELLA SCALA MOBILE
- PER LA RIDUZIONE DEI PREZZI DEI BENI DI PRIMA NECESSITA’
- PER L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE TREU E DELLA LEGGE BIAGI (NO AL PRECARIATO!)
- PER DIFENDERE TUTTI I DIRITTI ACQUISITI
- PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA DALL’AGGRESSIONE DEL GOVERNO E DEI CLERICALI!
- TOLLERANZA ZERO E SANZIONI PENALI PER CHI PROVOCA INFORTUNI GRAVI O MORTALI
- PER COMBATTERE E BOICOTTARE NEI FATTI LA LEGGE BRUNETTA SUL PUBBLICO IMPIEGO
- PER IMPEDIRE LA CONTRORIFORMA AUTORITARIA DEL MODELLO CONTRATTUALE NEL SETTORE PRIVATO
- PER DIFENDERE E RILANCIARE I SERVIZI PUBBLICI
MANIFESTAZIONI CENTRALI A
MILANO L.GO CAIROLI( MM1) ORE 10.00
ROMA P.ZA ESEDRA ORE 10.00
PARTECIPARE PER NON VENIRE SCONFITTI! REAGIAMO ALLE INGIUSTIZIE SOCIALI
FERMIAMOLI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
A tutti i Lavoratori del Pubblico Impiego.
Lo SCIOPERO GENERALE vuole costituire anche un primo segnale di risposta contro l’attacco ossessi-vo e strumentale ai lavoratori della Pubblica Amministrazione, attraverso il quale si vogliono in realtà colpire i servizi pubblici, facilitandone ed accelerandone il processo di privatizzazione e di esternalizza-zione, spianando la strada allo smantellamento delle protezioni sociali.
Con la legge 133 (ex decreto 112) si supera il limite della tollerabilità: Brunetta vuole introdurre un CONTROLLO TOTALITARIO e sbirresco sull’attività lavorativa e sulla vita privata dei lavoratori.
Ha aperto una campagna contro i pubblici dipendenti, attribuendo loro tutte le inefficienze del settore pubblico. Egli sceglie di ignorare le vere responsabilità del cattivo funzionamento della macchina statale, che vanno ri-condotte al ceto politico e al ceto burocratico dirigenziale che negli ultimi decenni hanno ridisegnato dal punto di vista organizzativo tutta la struttura della Pubblica Amministrazione.
Fa di tutta l’erba un fascio! Non distingue ruoli, funzioni e responsabilità gerarchiche. Mente, sapendo di menti-re e crea un polverone propagandistico e strumentale con l’appoggio di giornali e televisioni e di quella parte di opinione pubblica (la più qualunquista e menefreghista, cioè la base elettorale del governo Berlusconi) che i-gnora completamente le disastrose condizioni materiali (bassi stipendi) e normative dei lavoratori del Pubblico Impiego.
Il ministro sottopone i lavoratori pubblici al “pubblico ludibrio”, per attaccarne i diritti e per distogliere l’attenzione dai problemi reali che sono i bassi stipendi, la precarietà sociale e le pensioni di fame.
Le sue scelte si inseriscono all’interno di un processo di IMBARBARIMENTO generale, che caratterizza l’attività di questo governo reazionario e autoritario, sempre più avviato verso una rapida FASCISTIZZAZIONE dello stato senza che vi sia una reale opposizione parlamentare.
Noi, insieme ai lavoratori di altri settori, dobbiamo costruire una forte OPPOSIZIONE sul piano sociale.
L’attuale ministro della funzione Pubblica, ex-consulente di Craxi e deputato europeo assenteista, denigra e dif-fama i pubblici dipendenti, dimostrando di essere un piccolo uomo mediocre che dà sfogo alle sue frustrazioni, alle sue insicurezze e al suo livore represso, attaccando le condizioni di vita di milioni di lavoratori, alcuni dei quali, magari, lo hanno pure votato. Egli trasforma coscientemente problemi secondari, o inesistenti, in proble-mi principali (confonde coscientemente le assenze per malattia documentate per assenteismo ecc.ecc. ).
Ha una mentalità punitiva al limite dell’idiotismo farsesco. La sua spudorata strumentalità, basata su luoghi comuni, contribuisce a creare confusione, sconcerto e paura, oltre che garantirne un’alta ed egocentrica esposi-zione mediatica.
In sintesi: attraverso la denigrazione e la demonizzazione dei lavoratori si vogliono ridimensionare i servizi pubblici e si giustifica la cessione ai privati degli stessi.
SI VUOLE DEVASTARE IL PUBBLICO PER GARANTIRE GLI AFFARI AI PRIVATI
CHE COSA FARE DI FRONTE A QUESTO ATTACCO, CHE NON HA PRECEDENTI?
Le lamentele impotenti non servono o, peggio, favoriscono la subordinazione e la passivizzazione dei lavorato-ri. Gli scioperi tradizionali e rituali rischiano di essere sempre meno efficaci, quindi è necessario che si indivi-duino anche forme di lotta più incisive in aggiunta allo sciopero.
OCCORRE RIALZARE LA TESTA E PRENDERE IN MANO IL PROPRIO DESTINO! COSTRUIAMO ORGANISMI AUTO-ORGANIZZATI AL DI FUORI DEI SINDACATI CONFEDERALI che, attraverso la “concertazione”, sono oggettivamente complici delle politiche gover-native.
In concreto, questo significa non solo preparare con metodo lo SCIOPERO GENERALE del 17 OTTOBRE, ma a partire da subito adottare autonomamente una serie di misure per protestare contro la legge 133, richie-dendone l’abrogazione. Ad esempio, senza incorrere in alcun provvedimento disciplinare, ma applicando in modo rigoroso la normativa, si possono adottare le seguenti iniziative:
· APPLICAZIONE rigorosa dei regolamenti, norme e procedure che presiedono alla realizzazione delle prati-che d’ufficio
· RIFIUTO dello sforamento d’orario, rispetto a quello previsto dal contratto di lavoro.
· RIFIUTARE di adempiere le missioni con auto propria (non è obbligatorio possederne una)
· RISPETTARE meticolosamente il mansionario( là dove c’è, o le declaratorie delle qualifiche di appartenen-za), RIFIUTANDOSI di svolgere mansioni o funzioni non proprie.
· NON APRIRE più di una pratica per volta.
· RIFIUTARSI di rimanere nei luoghi (uffici,saloni, magazzini ecc.), in cui non siano applicate rigorosamente le norme sulla sicurezza.
Se si riusciranno ad applicare su vasta scala queste indicazioni, non solo si contrasteranno nei fatti i pa-ranoici provvedimenti del ministro, ma si favorirà l’auto-organizzazione dei lavoratori e la preparazione dello sciopero generale del 17 OTTOBRE 2008.
NESSUNA MEDIAZIONE SULLA LEGGE 133. VA ABROGATA e resa inapplicabile nei fatti!
LA LIBERTA’ NON SI CONTRATTA!
PREPARIAMO LO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE
Milano, OTTOBRE 2008
AL COBAS-CUB REGIONE LOMBARDIA
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