giovedì 4 settembre 2008

Impedire e boicottare nei fatti l’applicazione della legge 112 ( legge brunetta)

Impedire e boicottare nei fatti l’applicazione della legge 112 ( legge brunetta)
Contrastare e bloccare l’attacco ai lavoratori e ai servizi pubblici
Fermiamoli prima che sia troppo tardi!

A tutti i Lavoratori del Pubblico Impiego

Con l’approvazione in Parlamento del decreto Brunetta, del DPF e della legge Finanziaria sono state avviate quasi tutte le misure che il governo anti-popolare di Berlusconi aveva pre-annunciato in campagna elettorale.
Con la legge 112 vengono ridimensionate, ridisegnate e peggiorate tutte le conquiste che i lavoratori pubblici avevano ottenuto negli ultimi 30 anni.
Con l’attacco ossessivo e strumentale ai lavoratori della Pubblica Amministrazione si vogliono in realtà colpire i servizi pubblici, facilitandone ed accelerandone il processo di privatizzazione e di esternalizzazione, spianan-do la strada allo smantellamento delle protezioni sociali.
Con la legge 112 si supera il limite della tollerabilità: Brunetta vuole introdurre un CONTROLLO TOTALITARIO e sbirresco sull’attività lavorativa e sulla vita privata dei lavoratori.
Ha aperto una campagna contro i pubblici dipendenti, attribuendo loro tutte le inefficienze del settore pubblico. Egli sceglie di ignorare le vere responsabilità del cattivo funzionamento della macchina statale, che vanno ri-condotte al ceto politico e al ceto burocratico dirigenziale che negli ultimi decenni hanno ridisegnato dal punto di vista organizzativo tutta la struttura della Pubblica Amministrazione.
Fa di tutta l’erba un fascio! Non distingue ruoli, funzioni e responsabilità gerarchiche. Mente, sapendo di menti-re e crea un polverone propagandistico e strumentale con l’appoggio di giornali e televisioni e di quella parte di opinione pubblica (la più qualunquista e menefreghista, cioè la base elettorale del governo Berlusconi) che i-gnora completamente le disastrose condizioni materiali (bassi stipendi) e normative dei lavoratori del Pubblico Impiego. Il ministro sottopone i lavoratori pubblici al “pubblico ludibrio”, per attaccarne i diritti e per distoglie-re l’attenzione dai problemi reali che sono i bassi stipendi, la precarietà sociale e le pensioni di fame.
Le sue scelte si inseriscono all’interno di un processo di IMBARBARIMENTO generale, che caratterizza l’attività di questo governo reazionario e autoritario, sempre più avviato verso una rapida FASCISTIZZAZIONE dello stato senza che vi sia una reale opposizione parlamentare. Noi, insieme ai lavora-tori di altri settori, dobbiamo costruire una forte OPPOSIZIONE sul piano sociale.
L’attuale ministro della funzione Pubblica, ex-consulente di Craxi e deputato europeo assenteista, denigra e dif-fama i pubblici dipendenti, dimostrando di essere un piccolo uomo mediocre che dà sfogo alle sue frustrazioni, alle sue insicurezze e al suo livore represso, attaccando le condizioni di vita di milioni di lavoratori, alcuni dei quali, magari, lo hanno pure votato. Egli trasforma coscientemente problemi secondari, o inesistenti, in proble-mi principali (confonde coscientemente le assenze per malattia documentate per assenteismo ecc.ecc. ). Ha una mentalità punitiva al limite dell’idiotismo farsesco. La sua spudorata strumentalità, basata su luoghi comuni, contribuisce a creare confusione, sconcerto e paura, oltre che garantirne un’alta ed egocentrica esposizione me-diatica. In sintesi: attraverso la denigrazione e la demonizzazione dei lavoratori si vogliono ridimensionare i servizi pubblici e si giustifica la cessione ai privati degli stessi.
SI VUOLE DEVASTARE IL PUBBLICO PER GARANTIRE GLI AFFARI AI PRIVATI.

Vediamo ora quali sono i punti essenziali della legge 112 e della legge finanziaria per il 2009:

· DECURTAZIONE di tutti i trattamenti accessori e delle INDENNITA’ per i primi 10 giorni di malattia
(come se la malattia fosse un reato)! Ammalarsi costerà sempre di più.
· RIDUZIONE del 20%, a partire dal 2010, dei fondi destinati alla Contrattazione Integrativa ( i nostri stipen-di reali sono i più bassi d’Europa e, riducendo i fondi per la Contrattazione integrativa, gli stipendi saranno sempre più di fame!)
· NON VERRANNO CONTEGGIATI ai fini della produttività e del salario accessorio i permessi retribuiti, salvo quelli per maternità e lutto famigliare.
· RIDUZIONE DEL POTERE D’ACQUISTO REALE dei SALARI. Infatti nella Finanziaria vengono stan-ziati i fondi per il rinnovo contrattuale del biennio economico 2008-2009, sulla base di un’inflazione pro-grammata per il 2008 pari all’1,7%, mentre l’inflazione reale (dati ufficiali ISTAT) è al 3,8%, ma nella realtà quotidiana supera ampiamente il 5%. DI FATTO SI LEGALIZZA LA DECURTAZIONE SALARIALE! Il sig. Brunetta giustifica questo accanimento rabbioso sostenendo che negli ultimi 6 anni i lavoratori del Pub-blico Impiego avrebbero usufruito di aumenti salariali pari al 35%. MENTE, SAPENDO DI MENTIRE: l’incremento medio reale in questi ultimi 6 anni è stato del 13,54%, come dimostrano tutti dati ufficiali!
· BLOCCO DEL TURN-OVER ciò significa concretamente lo stop alla stabilizzazione dei precari.
· ABOLITO IL LIMITE MASSIMO degli emolumenti ai managers pubblici. Si toglie a chi non ha, per dare più soldi ai ricchi.
· SI CONSIDERANO LE FASCE DI REPERIBILITA’ per MALATTIA come se fossero gli arresti domici-liari. Per il ministro non c’è differenza fra le diverse infermità (per lui, un raffreddore, una malattia termina-le, un’ingessatura al mignolo ecc. non fanno alcuna differenza!)
· IL DIRITTO AL PART-TIME viene ridotto: non è più considerato un diritto individuale, ma una concessio-ne della Pubblica Amministrazione, a seconda delle sue esigenze.
CHE COSA FARE DI FRONTE A QUESTO ATTACCO, CHE NON HA PRECEDENTI?Le lamentele impotenti non servono o, peggio, favoriscono la subordinazione e la passivizzazione dei lavorato-ri. Gli scioperi tradizionali e rituali sono sempre meno efficaci, quindi è necessario che si individuino forme di lotta più incisive in aggiunta allo sciopero .
OCCORRE RIALZARE LA TESTA E PRENDERE IN MANO IL PROPRIO DESTINO! COSTRUIAMO ORGANISMI AUTO-ORGANIZZATI AL DI FUORI DEI SINDACATI CONFEDERALI che, attraverso la “concertazione”, sono oggettivamente complici delle politiche gover-native.
In concreto, questo significa non solo preparare con metodo lo SCIOPERO GENERALE del 17 OTTOBRE, indetto dai sindacati di base, ma a partire da subito adottare autonomamente una serie di misure per protestare contro la legge 112, richiedendone IL SUO RITIRO. Ad esempio, senza incorrere in alcun provvedimento di-sciplinare, ma applicando in modo rigoroso la normativa, si possono adottare le seguenti iniziative:
· APPLICAZIONE rigorosa dei regolamenti, norme e procedure che presiedono alla realizzazione delle prati-che d’ufficio
· RIFIUTO dello sforamento d’orario, rispetto a quello previsto dal contratto di lavoro.
· RIFIUTARE di adempiere le missioni con auto propria (non è obbligatorio possederne una)
· RISPETTARE meticolosamente il mansionario( là dove c’è, o le declaratorie delle qualifiche di appartenen-za), RIFIUTANDOSI di svolgere mansioni o funzioni non proprie.
· NON APRIRE più di una pratica per volta.
· RIFIUTARSI di rimanere nei luoghi (uffici,saloni, magazzini ecc.), in cui non siano applicate rigorosamente le norme sulla sicurezza.
Se si riusciranno ad applicare su vasta scala queste indicazioni, non solo si contrasteranno nei fatti i pa-ranoici provvedimenti del ministro, ma si favorirà l’auto-organizzazione dei lavoratori e la preparazione dello sciopero generale del 17 OTTOBRE 2008.

NESSUNA MEDIAZIONE SULLA LEGGE 112.
VA RITIRATA e nel frattempo resa inapplicabile nei fatti!
LA LIBERTA’ NON SI CONTRATTA!
SOLIDARIETA’ AI FERROVIERI LICENZIATI!
PREPARIAMO LO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE

Milano, 29 agosto 2008
AL COBAS-CUB REGIONE LOMBARDIA

P.S. SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO DECENTRATO IN REGIONE LOMBARDIAQuesto fatto merita poche parole perché, come ormai accade negli ultimi anni, è un accordo insufficiente ed inadeguato rispetto alle esigenze dei lavoratori. Non c’è un aumento significativo del fondo destinato alla produttività, né sono previsti passaggi generalizzati di livello economico. Si vanno a sanare poche decine di situazioni che erano state escluse dal precedente slittamento. Si introducono ulteriori elementi di differenzazione e di discriminazione stipendiale a parità di qualifica e di livello economico (vedi i pochi passaggi da D5 a D6, che escludono tutti coloro che non hanno il livello giuridico D3…è una vergognosa provocazione accettata dai confedera-li) . Nulla si è deciso su tickets, malattia, ferie ( a proposito, non devono essere accettate le imposizioni dei dirigenti), pre-pensionamenti e riapplicazione della legge 38, vale a dire tutte le cose più importanti su cui i lavoratori si aspettavano una decisione. Senza ALCUNA LOTTA E’ DIFFICILE RIUSCIRE A PORTARE A CASA DEI RISULTATI SIGNIFICATIVI! E’ VERGOGNOSO CHE “ QUESTO NULLA” sia esaltato dai confederali come un grande risultato. Non c’è limite alla malafede e alla stupidità. Se verranno indette le assemblee occorre respingere la sottoscrizione al contratto, votando NO, o boicottando le assemblee. Chi firma questi accordi vergognosi deve essere delegittimato.