mercoledì 21 novembre 2007

BOICOTTARE LE ELEZIONI DELLE RSU

Comunicato n. 15
Milano, 14 novembre 2007

ELEZIONI RSU 19-22 NOVEMBRE 2007: NELL’ENTE REGIONE LOMBARDIA NON ANDATE A VOTARE!

ASTENIAMOCI NELL'ENTE REGIONE LOMBARDIA DAL DELEGARE ALLE SOLITE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI LA RAPPRESENTANZA DEI NOSTRI INTERESSI!

LE RSU NELL'ENTE REGIONE SONO ORMAI UN INVOLUCRO VUOTO MANOVRATO DA
CGIL-CISL-UIL E HANNO PERSO QUELLA CHE AVREBBE DOVUTO ESSERE LA LORO
FUNZIONE ORIGINARIA DI STRUMENTO DEMOCRATICO DI RAPPRESENTANZA.

IN QUESTI ULTIMI ANNI LE RSU DELLA REGIONE LOMBARDIA NON HANNO MAI AVUTO UN
RUOLO AUTONOMO. IL LORO BILANCIO E’ FALLIMENTARE!ASTENERSI E COMUNQUE NON
VOTARE PER LE LORO LISTE SIGNIFICA LANCIARE UN SEGNALE CHIARO PER
RIDIMENSIONARE IL RUOLO DI CGIL-CISL-UIL CHE SVOLGONO SEMPRE PIU'
UN'ATTIVITA' SUBORDINATA E DI COLLABORAZIONISMO CON LA CONTROPARTE.

Tutti i componenti l’esecutivo RSU uscente (nessuno escluso) hanno la
responsabilità di aver firmato la pre-intesa A PERDERE del luglio 2006 imposta dall’Amministrazione e dai confederali.

Questo accordo, una volta applicato e contrastato solo da qualche esponente
delle RSU che troppo in ritardo si era reso conto dell’errore nell’aver
sottoscritto la pre-intesa, ha prodotto ulteriori divisioni e danni:1) una
fetta consistente di lavoratori è stata esclusa dai passaggi di livello (D5
e altri); 2) non vi è stato nessun svuotamento della categoria A; 3) non vi
è stato alcun aumento strutturale del Fondo incentivante (anzi, vi è stata
una sostanziale diminuzione, non essendo state ridistribuite le quote "in
rimanenza" che normalmente venivano erogate nel mese di luglio); 4) non
sono state rimesse in discussione dalla maggioranza dell’esecutivo le
famigerate "pagelline" che costituiscono un vero e proprio strumento di
controllo, di dominio e di divisione dei lavoratori; 5) sono state
istituite nuove indennità (specialistica, disagio orario ecc.) erogate
dall’amministrazione in modo arbitrario, clientelare e paternalistico con
l’avallo dei soliti sindacati confederali, che in tal modo hanno cercato di
accontentare qualche loro "fedelissimo"(basta scorrere gli elenchi dei
"quadri" e dei "percettori delle indennità" per vedere che una parte
significativa di questi soggetti risulta essere "attiva" nei sindacati
confederali, pur possedendo titoli e requisiti inferiori ad altri.
L’attribuzione di queste indennità a poche decine di soggetti contribuisce
ad accrescere ulteriormente la differenziazione e la parcellizzazione
salariale a parità di mansioni e di funzione. I SALARI REALI DELLA
MAGGIORANZA DEI LAVORATORI SONO SEMPRE PIU’ INSUFFICIENTI
, perché erosi dal
caro-vita e non consentono di arrivare a fine mese. Ricordiamo che il
rinnovo contrattuale è in ritardo di due anni! (questo è un altro capitolo
vergognoso che dovrebbe far riflettere) e CGIL-CISL-UIL ed il loro governo
"amico" ne sono i responsabili.Inoltre, il consiglio RSU si è riunito
pochissime volte in tre anni. Lo stesso esecutivo a maggioranza
CGIL-CISL-UIL ha funzionato poco e male, a causa del boicottaggio degli
stessi sindacati confederali e all’inadeguatezza della maggioranza dei
componenti e soprattutto di chi avrebbe dovuto coordinarne il funzionamento.

A tutto questo si deve aggiungere il fatto che la maggioranza confederale
della RSU, accodandosi a CGIL-CISL-UIL, non ha preso nessuna efficace
iniziativa di contrasto e di lotta contro le decisioni unilaterali ed
arroganti dell’amministrazione in materia di malattia e ferie (a proposito,
è necessario ricordare che non esiste alcuna normativa che imponga
l’utilizzo delle ferie entro il 31 dicembre di ogni anno e la loro
fruibilità è regolata dal contratto nazionale). Da tempo le RSU in Regione
Lombardia sono svuotate di contenuto e non svolgono più alcun ruolo
efficace. Ai sindacati extra-confederali è sostanzialmente negata ogni
agibilità sindacale, il regolamento elettorale nazionale li penalizza e
impedisce loro di presentarsi in un’unità federativa alle scadenze delle
RSU.

Le Rappresentanze Sindacali Unitarie sono ormai solo il paravento dietro
cui CGIL-CISL-UIL continuano a fare il bello e il cattivo tempo all’ombra
dell’amministrazione. Costituiscono, di fatto, il loro terminale
organizzativo negli enti pubblici.

LE SCELTE CHE CONTANO vengono fatte dalle segreterie regionali di
CGIL-CISL-UIL al di fuori delle RSU ( basta analizzare i verbali delle
trattative per verificare chi gestisce realmente il confronto fasullo con
l’amministrazione).

In questi anni la giunta di Formigoni ha dettato l’agenda della
contrattazione, senza che mai la maggioranza delle RSU si sognasse di
alzare la testa per opporsi, o per contrapporre una propria piattaforma
rivendicativa come avveniva nel passato.

Le assemblee generali sono sempre più rare e i documenti e le piattaforme
approvate sono ignorate o manipolate dai sindacati confederali.

Risulta evidente la crisi di rappresentanza politico-sindacale.

E’ l’amministrazione che detta le regole con il silenzio-assenso di
CGIL-CISL-UIL.

E’ l’amministrazione regionale che, con un meccanismo di comunicazione
subdolo e totalitario, cerca di convincere i lavoratori che i suoi
interessi coincidono con i loro e cerca di trasformare le strutture
regionali in dipendenze politiche della giunta Formigoni-Sanese. Basta
vedere le attività svolte da alcuni uffici per rendersi conto che si
muovono come se fossero delle dipendenze elettoralistiche di "comunione e
liberazione", o di "forza italia" o di qualche "assessorucolo"(il tutto
scritto minuscolo per scelta e per sottolineare il nostro profondo
disprezzo), senza che i lavoratori abbiano più il coraggio e la forza di
ribellarsi per il timore di vedersi penalizzati nell’erogazione delle varie
indennità. Siamo tornati al paternalismo più becero che era stato
cancellato dalle grandi lotte unitarie del passato. Il tutto senza che
CGIL-CISL-UIL diano neppure labili segnali di opposizione, anzi ne sono
complici coscienti e consapevoli.Dobbiamo tornare ad essere protagonisti
per contrastare tutto ciò ed invertire questa tendenza involutiva!

Combattiamo la rassegnazione, la paura, i timori e i meccanismi ricattatori!

Lavoriamo per costruire nuovi modelli di rappresentanza, basati sul rifiuto
di qualsiasi delega e sul superamento dei meccanismi legislativi che
tendono a limitare il diritto di sciopero! (cominciamo a pensare di fare
come in Francia, con forme di lotta nuove, più radicali e prolungate nel
tempo per difendere i diritti acquisiti ed acquistarne di nuovi).

L’unità nell’azione, la volontà di raggiungere alcune finalità (ATM di
Milano, SEA di Malpensa e Linate, Fiat di Melfi ci indicano metodi di lotta
efficaci e vincenti) e il protagonismo diretto dei lavoratori costituiscono
l’unico strumento per realizzare i nostri obiettivi e la difesa dei nostri
diritti.

NON DELEGHIAMO A NESSUNO la gestione del nostro futuro e la difesa dei
nostri interessi. Le condizioni oggettive sempre più difficili ci devono
impegnare in uno sforzo intelligente di riorganizzazione, in grado di
ribaltare gli attuali rapporti di forza per costruire un forte sindacato
indipendente e contrastare tutti i tentativi di ridurre i lavoratori a pura
massa di manovra, chiamata a votare ogni tre anni per delegare a
rappresentarci chi fa l’interesse della controparte e del padrone. Questa è
la così detta democrazia rappresentativa, ovvero la "democrazia dei
capitalisti e della borghesia" che ci fotte ogni 3 anni con le elezioni
sindacali o referendum fasulli e ogni 5 anni con le elezioni politiche!
Tutti fanno promesse e programmi elettorali, poi nessuno li rispetta senza
che sia richiesto a questi individui di rendere conto del loro operato.
L’unico antidoto a questa situazione è la pratica indipendente ed autonoma
a livello di massa e un impegno costante per realizzare una maggiore unità
tra i sindacati extra-confederali, la cui divisione in una miriade di sigle
risulta incomprensibile ed è deleteria per tutti i lavoratori. Noi ci
impegniamo a contribuire nella faticosa realizzazione di un sindacato
unitario, indipendente e di massa.NOI NON SIAMO AFFATTO RASSEGNATI ! Il
nostro futuro è nelle nostre mani, incominciamo quotidianamente a
respingere i soprusi, gli arbitrii e le varie angherie che tentano di farci
subire. La difesa della nostra dignità non può essere delegata a nessuno e
sta soprattutto nella nostra capacità di non farci opprimere e subordinare!
L’unità fra lavoratori è la nostra forza principale. PER TUTTE QUESTE
CONSIDERAZIONI CI ASSUMIAMO LA RESPONSABILITA’ POLITICA E MORALE DI
BOICOTTARE QUESTE ELEZIONI DELLE RSU, CHIEDENDO AI LAVORATORI DI NON ANDARE A VOTARE.

RAFFORZIAMO L’AL COBAS-CUB SINDACATO INDIPENDENTE ED AUTORGANIZZATO!

Riprendiamoci il diritto e la voglia di cambiare la situazione grigia e
mortifera in regione Lombardia !

Spazzare via i sindacati collaborazionisti e subordinati alle logiche
dell’amministrazione e del capitalismo liberista!

L’opportunismo, la subordinazione e la rassegnazione sono anche loro nostri
nemici, combattiamoli!

A.L. Cobas-CUB Regione Lombardia